L´uso di lavorare il gesso ebbe origine a Coreglia probabilmente tra il XVI e il XVII secolo, da allora questa attività acquistò sempre più importante fino a divenire la principale occupazione della popolazione locale
Museo della Figurina Coreglia
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L´uso di lavorare il gesso ebbe origine a Coreglia probabilmente tra il XVI e il XVII secolo, da allora questa attività acquistò sempre più importante fino a divenire la principale occupazione della popolazione locale.
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L´uso di lavorare il gesso ebbe origine a Coreglia probabilmente tra il XVI e il XVII secolo, da allora questa attività acquistò sempre più importante fino a divenire la principale occupazione della popolazione locale.
Tre furono le ragioni che determinarono la nascita del museo nel 1975: il fenomeno migratorio dei figurinai, la presenza di un palazzo lasciato in dote al borgo e le numerose donazioni di figurine di gesso.
L'attuale esposizione del museo è costituita da 1300 esemplari di gesso che per le loro raffigurazioni, per la loro colorazione e forma e, soprattutto, per il modo con cui sono stati realizzati, rappresentazione tecnica di questo artigianato dal 1600 ai nostri giorni.
Tra gli oggetti di maggior pregio e di notevole significato storico ricordiamo: gattini settecenteschi anneriti con il fumo di candela, l'originaria maschera del Conte Camillo Benso di Cavour, busti realizzati a stampa persa.
Così nelle varie sale del museo possiamo ammirare la riproduzione in gesso dei più conosciuti protagonisti del passato da Napoleone a Garibaldi, da Dante a Petrarca, dai più noti musicisti tedeschi ai personaggi dell'antica Roma e della mitologia greca, tutti realizzati con una tale perfezione tecnica da trasformare questo artigianato in una forma di arte minore.
Ampio spazio è stato dedicato all'esposizione dei metodi di lavorazione del gesso in epoca di assenza sia della colla sia della gomma.
Parte delle opere presenti sono state prodotte dagli allievi della Scuola di disegno e plastica, un'istituzione creata nel 1883 per fornire un patrimonio culturale di base e coloro che emigravano per svolgere il mestiere di figurinai.
L´ideatore, il cav. Carlo Vanni, che faceva parte di una famiglia di figuristi-imprenditori, scelse come primi insegnanti della nascente scuola due importanti figuristi: Giocondo Molinari e Nicolao Mazzotti, di cui sono esposte varie opere.
Infine un'altra sezione, posizionata al piano terra, è quella relativa ai documenti sull'emigrazione dei figurinai, in cui sono esposti passaporti, lettere e foto.
Questo luogo vuole essere un punto centrale da cui continui stimoli per una conoscenza più approfondita del territorio, a partire da Coreglia Antelminelli, uno dei borghi più belli d'Italia per arrivare ai paesi circostanti della Media Valle e della Garfagnana, territori ricchi di storia, cultura, paesaggi unici e con un'attenzione particolare al patrimonio enogastronomico.
Ogni anno vengono organizzate all'interno del museo delle iniziative ad hoc, sia uno scopo didattico nel laboratorio dove un artigiano insegna i segreti di questo antico mestiere oggi quasi scomparso, sia formativo-culturale volte a coinvolgere i visitatori cittadini del comune per portare avanti la storia di questa tradizione.
Il museo segue i seguenti orari:
Dal 1 giugno al 30 settembre:
Giorni feriali: 9,00 - 13,00
Festivi: 10,00 - 13,00 e 16,00 - 19,00
Dal 1 ottobre al 31 maggio
Giorni feriali: 9,00 - 13,00
Chiuso il 2 novembre
Il Museo è visitabile anche in altri orari previa prenotazione
Contatti:
0583 78152 interno 4
0583 78082
museo figurina@comune.coreglia.lu.it
i.pellegrini@comune.coreglia.lu.it
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